L’ A1-D Juliet II era andato avanti lentamente durante la stagione 2018. Ma con l’arrivo dell’autunno, sono iniziati i lavori veri e propri. Finalmente abbiamo iniziato a vedere qualcosa prendere forma davanti ai nostri occhi. E velocemente anche.
Dagli schermi al tavolo da lavoro
E’ sorprendente quanto l’uso di un programma di modellazione 3D possa rendere facile la fase di costruzione. Prima di tutto, ho potuto vedere il modello da ogni prospettiva e migliorarne la struttura. E questo senza sprecare tempo, balsa e pazienza. Inoltre ho potuto stampare i disegni di tutte le parti dell’ A1-D dalla stampate di casa, pronti per essere trasferiti sul legno. Dopo l’inizio dei lavori, se qualche parte non risultava come avevo immaginato, potevo ancora ridisegnarla e avere la nuova versione pronta da tagliare nel giro di minuti. Dopo aver provato il trasferimento tramite calore, ho deciso di incollare semplicemente i disegni sulle parti in legno/carbonio. Questo sistema non è l’ideale quando si vole tenere pulita la superficie del pezzo in lavorazione. In ogni caso, dovendo passare comunque con la carta vetrata su queste parti (almeno con i primi pezzi prodotti) per renderle uniformi, è un compromesso accettabile.
Tutto quasi come previsto
Avere il progetto direttamente sul materiale rende possibile tagliare le parti con estrema precisione. Questo a sua volta significa che assemblando la fusoliera tutto torna, assemblandosi come un puzzle senza modifiche. Alcune parti hanno richiesto degli aggiustamenti lì dove lo spessore delle parti laminate in balsa/carbonio non è risultato come previsto in sede di progetto (dopo tutto, fare questo tipo di esperienza era il preciso scopo di questo prototipo), ma per il resto tutto è filato liscio.
E’ pur sempre un prototipo
Nonostante l’estensiva fase di studio e progetto, ci sono ancora decisioni lasciate in sospeso. Una su tutte il rivestimento della fusoliera in balsa da 1mm. Questa non è solo una questione estetica, ma ha a che fare con l’esigenza di irrobustire alcune aree critiche. La coda ad esempio, è stata disegnata alleggerita al massimo per aiutare con il bilanciamento. Il che era perfetto sulla carta, o meglio, sullo schermo, ma avendo la struttura fra le mani abbiamo deciso di dare un po’ più di supporto al film di rivestimento. Tranne che per un altro paio di scelte da rivedere in base a quali componenti verranno acquistati alla fine, tutto è pronto e tagliato, con le parti mancanti in attesa di esser fabbricate con la prossima “infornata” di balsa/carbonio.
Il peso della fusoliera non incollata meno i longheroni è di 89 grammi, circa il 20% meno dei dati che abbiamo dalla fusoliera dell’ A1-C, che era anche sensibilmente più piccola.